• Realizzazione plastica della forma in argilla
  • Essicazione
  • La prima cottura
  • Applicazione dello smalto base (maiolica) ad immersione
  • Preparazione dei colori e disegno
  • Applicazione di cristallina a spruzzo
  • La seconda cottura

La tecnica della maiolica è molto antica. E’ la stessa dei maiolicari del quattro-cinquecento, caratterizzata dalla applicazione sul manufatto in argilla già cotto a 1020° ca, detto “biscotto”, di smalto stannifero (maiolica) sul quale viene eseguito il disegno, successivamente ricoperto a spruzzo di una sostanza vetrosa bianca, la “cristallina”.Quest’ultima, fondendo durante la seconda cottura (940° ca) conferisce alla superficie la brillantezza tipica della maiolica.

I colori utilizzati sono ossidi di metalli. E’ curioso come alcuni di questi colori cambino la tonalità dopo la seconda cottura, riservando ogni volta una sorpresa sull’effetto finale.

 

 

 

 

 

 

 

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